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OSSERVAZIONE DELLA MIR

Durante il periodo in cui la Mir rimase in orbita era possibile osservarla ad occhio nudo nel cielo notturno a periodi alterni durante l’anno.
La sua presenza nei cieli scuri e limpidi poteva essere confusa con quella di una stella, con la sola differenza che quel puntino luminoso viaggiava a forte velocitŕ per parte dell’arco celeste e poteva rimanere in vista da una manciata di secondi a non piů di pochi minuti .
Questo spettacolo poteva essere osservato a latitudini comprese fra piů e meno 52 gradi rispetto l’equatore, proprio in seno al fatto che la Mir compiva tragitti alternati fra quei due punti massimi non proseguendo oltre.
In media poteva essere vista a coppie di settimane nei cieli notturni , mentre negli altri periodi il suo passaggio era rilegato alle ore diurne in cui la luce del sole ne impediva la sua osservazione.
La visione ad occhio nudo era poi rilegata alle ore di poco successive al tramonto del sole come di poco antecedenti al suo sorgere, talvolta era possibile vederla anche a notte inoltrata con l’ausilio di un telescopio per poterla scorgere anche quando il sole non ne esaltava il profilo.
In genere quando i pannelli solari erano illuminati dalla luce solare e rivolti verso la zona di osservazione si potevano raggiungere valori di magnietudo -3, ma piů generalmente la luminositŕ toccava magnetudo -1 quando tutto il complesso dei moduli era illuminato dalla luce solare e la rifletteva a terra (pannelli solari esclusi ).
Da osservazioni via telescopio spesso la sagoma assumeva riflessi giallo-bronzo e se utilizzate apparecchiature medie o superiori poteva essere scorta con facilitŕ l’intera sagoma della stazione, qualche volta con agganciato lo Shuttle.
Nel corso della vita della Mir molti rifiuti sono stati lanciati verso il pianeta ( come a volte erano caricati a bordo della Progress ), e per la loro osservazione durante il rientro nell’atmosfera era necessaria una buona fortuna, nonché un cielo limpido e nero, come a volte la necessitŕ di cannocchiali.
Occasionalmente nelle vicinanze della Mir sono state osservati diversi corpi minori ; erano navicelle sganciate durante differenti esperimenti dalla stessa Mir.
Ad esempio nel 1996 la germano-russa GFZ-1 fu sganciata da uno dei portelloni della Mir : si trattava di un piccolo satellite del diametro di 21 cm ed una massa di 20 Kg utilizzato per studi orbitali geodetici, il quale era costellato di riflettori laser .
Molte persone dotate anche di semplici binocoli lo hanno osservato nella vicinanza della Mir.
Durante un altro esperimento , risalente al 4 Febbraio 1993, una navicella Progress M sganciň il riflettore solare Znamya ( 86017GZ ) ; questa prova prevedeva lo studio della forza che si sarebbe potuta osservare durante la riflessione solare ( navigazione solare ), come il calcolo del grado di energia solare che poteva essere riflessa a terra dalla stessa vela.
Il raggio riflesso su una porzione del territorio russo apparve brillante come quello della luna piena mentre la Znamya da terra fu vista dotata di una magnitudo pari a –5.
La pressione solare causň in un paio di giorni la spinta del riflettore nell’atmosfera.
Alcune volte dei corpi abbastanza luminosi sono stati osservati in scia alla Mir, si trattava delle navicelle Progress M o Soyuz TM o magari dello stesso Shuttle che stavano rincorrendo la stazione per un attracco o si erano da poco sganciati dalla stessa.

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